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Studio

Dove tutto è già stato creato indiscutibilmente a regola d’arte è difficile poter avere qualcosa da aggiungere… non rimane altro che attingere dal classico, cimentarsi nell’antica tecnica, confrontarsi con l’antico genio creativo e riuscire a porre nella propria opera qualcosa di sé stessi, del proprio carattere e del proprio modo di vedere ed eseguire il lavoro. Interpretare.

Dopo quattro anni di corso scolastico e trentatrè di professione, 238 tra violini, viole e violoncelli tutti costruiti con le mie sole mani,  sorge spontaneo domandarmi, ora, all’età di cinquant’anni, se sia riuscito o meno nell’adolescenziale ambizione di eccellere e riuscire a conseguire l’obbiettivo, incessantemente cercato, di dare ai miei strumenti il segno distintivo.   

Onestamente non so darmi risposta. Troppi sono i dubbi che affiorano nell’osservare un mio lavoro appena ultimato e la convinzione di aver potuto fare meglio e dare di più è l’unica considerazione che ne traggo.

Non spetta a me darmi risposta.

Da tempo e da più parti mi è stato suggerito ed a volte richiesto di apparire in internet, di avere un web-site ove mostrare fotograficamente i miei strumenti.

Essendo di indole abbastanza riservato, piuttosto restio all’apparire e non sopportando le autocelebrazioni e le banalità, ho dovuto lottare non poco con le mie personali convinzioni e vincere le mie resistenze interne per poter decidere di farlo.

Convinto che internet sia il formidabile mezzo che in effetti è, sono meno convinto del fatto che dalle fotografie si possa realmente cogliere ciò che uno strumento esprime, ma, certamente è già tanto poter mostrare al mondo intero, con pochi click su di un mouse, ciò che sono riuscito a creare lavorando tre mesi per costruire un violino.

Le fotografie qui proposte sono di livello tecnico molto alto e molto bravo è stato il fotografo nel fare il suo lavoro. Hanno solamente un difetto: le fotografie generalmente non suonano…

I violini qui mostrati sono stati costruiti su modelli tratti da riproduzioni fotografiche di strumenti originali in scala 1/1, senza velleità alcuna di realizzare copie degli originali e si presentano nell’aspetto: nuovo, tipico e tradizionale della liuteria cremonese ed italiana.

La realizzazione dei modelli per la loro costruzione: corpo, effe, testa e relative forme, è di notevole complessità e la scelta di aver preferito questi modelli anziché altri non è casuale, o data essenzialmente per la bellezza e piacevolezza delle loro linee, ma dettata innanzitutto dalla loro fattibilità, dal presupposto di poter ricreare nel migliore dei modi possibili l’aspetto di insieme di quegli strumenti.

Spetta agli “altri”, spetta a Voi, Signore e Signori navigatori e passeggeri dello spazio virtuale, dare risposta alla mia domanda. Sia che siate Voi esperti conoscitori di liuteria oppure semplici amatori, virtuosi violinisti oppure soddisfatti dilettanti.

Corrado Belli